World No Tobacco Day 2018: Tabacco e malattie cardiache
Ogni anno, il 31 maggio, l'OMS e i relativi Centri di collaborazione nazionali, celebrano il World No Tobacco Day (WNTD), evidenziando i rischi per la salute associati al tabagismo e sostenendo politiche efficaci per ridurre il consumo di tabacco. L'obiettivo di World No Tobacco Day 2018 è: "Tabacco e malattie cardiache".
La campagna è finalizzata ad aumentare la consapevolezza su:
- collegamento tra tabacco, cuore e altre malattie cardiovascolari (CVD), tra cui ictus, che combinate sono le principali cause di morte nel mondo;
- azioni e misure attuabili che le popolazioni chiave, compresi i governi e i cittadini, possono adottare per ridurre i rischi per la salute del cuore provocati dal tabacco.
La Giornata mondiale senza tabacco 2018 coincide con una serie di iniziative e opportunità globali volte ad affrontare l'epidemia di tabacco e il suo impatto sulla salute pubblica, in particolare nel causare la morte e la sofferenza di milioni di persone a livello mondiale.
Queste azioni comprendono le iniziative globali Hearts e RESOLVE supportate dall'OMS, che mirano a ridurre le morti per malattie cardiovascolari e migliorare l'assistenza, in previsione della terza riunione ad alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sulla prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili, che si terrà nel 2018.
Per quanto riguarda l'Italia, l'Ossfad del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità, sottolinea come sia particolarmente preoccupante il profilo del giovane fumatore tratteggiato nell'indagine Explora su un campione rappresentativo di 15.000 ragazzi tra i 14 e i 17 anni.
Sono soprattutto maschi, frequentano istituti professionali e licei artistici, i genitori hanno un livello di istruzione medio-basso e non controllano le spese dei figli, risultano propensi al rischio e hanno una percezione del proprio rendimento scolastico mediocre o appena sufficiente. I giovani fumatori abituali, inoltre, sono quelli che fanno meno sport e che bevono più energy drink.
Una situazione che il Presidente dell'ISS Walter Ricciardi, commenta così: «È necessario potenziare sistemi di prevenzione primaria per scongiurare questa nuova linea di tendenza che vede il consumo di tabacco anche tra i giovanissimi prima che a questa dipendenza se ne associno altre altrettanto o più pericolose».
L'indagine Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) evidenzia, però, un aumento del divieto di fumo nei locali pubblici e nei luoghi di lavoro, derivati dal sistema di sorveglianza di popolazione condotta dalle Asl e coordinata sempre dall'Iss: il rispetto a 15 anni dalla Legge Sirchia continua ad essere quasi totale.
Mentre una seconda indagine Iss-Doxa, realizzata su un campione nazionale di oltre 3.000 soggetti rappresentativo della popolazione italiana, ha confermato, una situazione di stallo in relazione al numero totale dei fumatori: sono 12,2 milioni, in leggero aumento rispetto al 2017 (11,7 milioni).
