40 anni di SSN: una rivoluzione incompiuta?
18.02.2019
La creazione del SSN rappresenta la conclusione di un lungo percorso per ottemperare quanto enunciato con la fondazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1946, ribadito dalla Dichiarazione Univ ersale dei Diritti Umani nel 1948 (garantire il diritto alla salute) e recepito dalla Costituzione italiana con l'articolo 32.
Dopo trent'anni, la legge 833 venne approvata a 3 mesi dalla Dichiarazione di Alma A ta (6-12 settembre '78) in cui si sanciva, a livello internazionale, il primato dell'assistenza sanitaria primaria con un articolo "rivoluzionario" (il quinto): un indirizzo che il testo della legge italiana già recepiva e aveva anticipato in fase di stesura, una legge che si presentava ulteriormente rivoluzionaria (nel suo testo).
Maurizio Bonati Responsabile del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile dell'Istituto Mario Negri, e Silvio Garattini ripartono oggi dal percorso fondativo del SSN italiano per pubblicare una riflessione sulla situazione della Sanità italiana attraverso un documento dal titolo "Non mancano difetti da colmare nel Ssn". Un documento autorevole che ripercorre la nascita della legge 833, subito dopo la legge "Basaglia" sulla chiusura dei manicomi e la legge 194 per la legalizzazione dell'interruzione volontaria di gravidanza e al culmine di un trentennio, passato per la trasformazione, nel '68, degli ospedali da enti di carità ad enti di cura ed assistenza pubblici e gratuiti.
Nel 2018, n occasione del quarantennio del SSN, sono stati numerosi i libri pubblicati per celebrarne la nascita, altri sono in programmazione, così come altri numerosi contributi sono intervenuti e diffusi attraverso differenti piattaforme e strumenti informativi.
Tutte queste esperienze, le professionalità multidisciplinari, e la necessità di continuare a "guardare" in modo differente, criticamente propositivo a sostegno del SSN pubblico, universalistico, equo nelle modalità di accesso, necessiterebbero di un confronto collegiale e di proposte/indicazioni comuni per realizzare ciò che ancora rimane di incompiuto.
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