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Fondazione Smith Kline

 

Antibiotico-resistenza: Rapporto OMS 2018

03.09.2018

La resistenza antimicrobica (AMR) è una grave minaccia per la salute umana e lo sviluppo economico.

L'uso eccessivo e l'uso improprio di antimicrobici nell'uomo, negli animali e nelle piante ha accelerato i naturali processi evolutivi con cui i microbi diventano resistenti ai trattamenti antimicrobici. Oggi alcune infezioni sono state persino rese non curabili da antimicrobici esistenti.

Le proiezioni suggeriscono che AMR potrebbe addirittura esacerbare la disuguaglianza economica globale, con costi economici che in modo sproporzionato colpiscono i paesi più poveri.

Dal lato della salute animale, la Banca Mondiale ha previsto significative diminuzioni degli scambi internazionali a causa della resistenza antimicrobica dovuta alla diminuzione del commercio di bestiame e di prodotti derivati dal bestiame; mentre sul versante umano, l'AMR potrebbe far deragliare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, portando circa 24

milioni di persone all'estrema povertà e potenzialmente con conseguente decine di milioni di morti.

L'efficacia antimicrobica è un bene pubblico globale e deve essere protetta dalle autorità pubbliche. Eppure, due dei maggiori rischi per contenere AMR sono:

1) che il supporto alle politiche AMR non può essere sostenuto per decenni, e

2) le divisioni storiche tra salute umana e altri settori ostacoleranno gli effetti delle politiche per contenere la resistenza.

A lungo termine infatti sono necessari impegni in materia di monitoraggio, sorveglianza, custodia e formazione per apportare cambiamenti sostanziali nei modelli di uso degli antimicrobici e in che modo vengono gestiti gli sprechi e i loro possibili effetti.

Un approccio One Health - incorporando esseri umani, animali, piante e un ambiente più ampio - appare come necessario per garantire un'azione sufficiente a scongiurare i rischi accennati.

In questo rapporto, vengono analizzate le risposte dei paesi alla seconda fase dell'indagine tripartita e descrivono il livello di progresso globale (basato sull'autovalutazione) sull'AMR. Vengono così evidenziati i progressi raggiunti verso gli obiettivi del Global Action Plan (GAP) in tutte le regioni dell'OMS e in tutti i gruppi di reddito nazionali per identificare le differenze in corso.

Inoltre vengono indagati gli Stati del G20, compresi tutti i paesi dell'Unione europea. Ove possibile, sono stati confrontate le risposte dal 2016 con quelle del sondaggio 2017. Infine, sono stati esplorati i progressi in relazione ai principali paesi produttori di alimenti per esaminare se la presenza di un forte settore agricolo influisce sui progressi compiuti verso gli obiettivi del cosiddetto One Health a livello nazionale.

È anche importante notare che, sebbene il sondaggio consentisse ai paesi di riferire separatamente, per alcune domande, sulla salute degli animali, la salute delle piante, la sicurezza alimentare, la produzione alimentare e l'ambiente, molti paesi hanno scelto di farlo rispondendo collettivamente sui settori non umani. Per questo motivo, in alcuni casi, viene effettuato un confronto tra il settore sanitario umano e i settori della salute non umana.

» Monitoring global progresso on addressing antimicrobial resistance

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