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Fondazione Smith Kline

 

Arriva un drone carico di…… prevenzione!

27.06.2016

Non servono solo per la guerra o per i giochi di ruolo.
I droni potrebbero diventare formidabili strumenti per diffondere la prevenzione vaccinale anche in aree difficili da raggiungere favorendo un incremento significativo dei programmi di immunizzazione. Inviando questi dispositivi controllati, infatti si potrebbe inviare i vaccini nelle zone più complesse da raggiungere, in tempi più rapidi e con costi inferiori rispetto ai classici mezzi di trasporto terrestri.

A far ipotizzare l'impiego futuro dei droni nella "catena di distribuzione" dei vaccini nei Paesi maggiormente poveri del pianeta è una ricerca di Bruce Lee. Direttore delle Operazione di ricerca al Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health's International Vaccine Access Center, che ha pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Vaccine. Attualmente i droni sono in fase di sperimentazione per il rilascio di vaccini ed altri farmaci o dispositivi medici nelle aree rurali della Virginia, nel Bhutan e in Nuova Guinea.

D'altro canto la stessa Unicef sta valutando l'impiego dei droni per il trasporto di campioni di laboratorio in Malawi e ci sono studi che prevedono anche il trasporto di sacche di sangue in Tanzania.
Insomma: con questi velivoli telecomandati, in futuro l'accesso ai vaccini salvavita e più in generale ai servizi sanitari potrebbe essere più agevole anche per chi vive nelle aree più isolate del pianeta.

 

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