Com’è difficile riconoscere il carcinoma polmonare
20.10.2014
Quasi un malato su tre con tumore al polmone muore entro tre mesi dalla diagnosi, pur avendo segnalato i suoi problemi al medico di medicina generale ben prima che la sua malattia venga riconosciuta. A mettere in allarme sulla scarsa capacità di ipotizzare la neoplasia da parte del General Practitioner, almeno nel Regno Unito, è una ricerca apparsa su Thorax.
Secondo lo studio esisterebbe ancora una preparazione insufficiente da parte di questi sanitari nei confronti di questa patologia. L'allarmante dato - il carcinoma broncogeno, sia esso a piccole o grandi cellule, è un vero big-killer - emerge da un'indagine condotta su una Banca dati del THIN (The Health Improvement Network) che ha considerato oltre 20.000 casi di tumore osservati da quasi 450 medici di famiglia. Il 5 per cento è stato registrato solo dopo il decesso, mentre on malato su dieci è deceduto entro un mese dalla diagnosi e circa uno su sette, più o meno il 15 per cento del totale, entro tre mesi. Detto che su questa situazione incidono sicuramente aspetti sociali (in genere i pazienti che sono morti prima vivevano in zone a basso livello economico), la sensazione è che in Gran Bretagna ci sia ancora molta strada da fare su questo fronte per migliorare la sensibilità al problema della medicina generale.
