Un documento della National Academies of Sciences, Engineering and Medicine mette in luce sei pratiche fondamentali per migliorare gli esiti di salute nelle persone che presentano fattori di rischio sociali come difficoltà socio-economiche, vita nelle periferie disagiate, problematiche legate all'appartenenza a minoranze etniche.

Il report rappresenta una sorta di messa a punto delle strategie da attuare, considerando in primo luogo proprio le difficoltà sociali e nasce da una revisione della letteratura scientifica: ovviamente le pratiche indicate vanno messe in atto in un sistema collaborativo di rete, che preveda partenariati con organizzazioni pubbliche e private.

I punti cardine dell'approccio per queste popolazione "fragili" sono diversi: innanzitutto la necessità di disporre di dati e misurazione del livello di salute e dell'impatto dei fattori di rischio, poi un impegno generale per la promozione della massima equità.

Occorre poi identificare e anticipare i bisogni clinici e sociali, per offrire risposte più efficacia. Infine appare importante sviluppare reti cooperative per l'offerta di servizi mirati all'assistenza e coinvolgere i pazienti nei processi di cura, attraverso programmi individualizzati di assistenza.