Per chi punta a stimolare un'attività fisica regolare tra i dipendenti la motivazione economica pare valere molto di più delle tecniche di enpowerment personale o del semplice consiglio. A dirlo è una ricerca condotta all'Università della Pennsylvania, pubblicata su Annals of Internal Medicine.

Lo studio ha preso in esame un programma di 13 settimane dedicato a soggetti obesi e sovrappeso: i partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi: due hanno avuto benefici economici, in caso di raggiungimento della quota di 7000 passi al giorno, ma in uno è stato "depositato" dagli stessi dipendenti come cauzione una sorta di "acconto" virtuale. Il gruppo di controllo infine era basato sul semplice coinvolgimento psicologico.

Senza incentivi l'obiettivo di attività fisica è stato ottenuto solo nel 30 per cento dei casi, mentre con le penalizzazioni economiche si è arrivati quasi al 50 per cento.