Contro i batteri multiresistenti, trattamento antibiotico alternato
14.04.2015
La biologia batterica non smette di riservare sorprese. L'ultima viene da una ricerca condotta da un team internazionale guidato da Robert Beardmore dell'Università di Exeter, che ha dimostrato come potrebbe essere possibile annientare i batteri resistenti semplicemente con una strategia di alternanza di antibiotici. Impiegando con questo schema due diversi farmaci, sia pure se a dosaggi che singolarmente o anche in associazione potrebbero favorire l'insorgenza di resistenze, sarebbe infatti possibile ottenere questo importante risultato. Lo studio che spiega questo "trattamento sequenziale" è stato pubblicato su PLOS Biology e dimostra che sarebbe possibile con questo approccio ridurre a zero la carica batterica, sia pure se utilizzando dosaggi di farmaci che normalmente sarebbero solamente "subletali" per i germi. L'analisi è stata effettuata con un test sperimentale su ceppi di Escherichia coli con alcune resistenze agli antibiotici. Su questo campione sono poi stati testati due fermaci, eritromicina e doxiciclina, con schemi diversi: assunti da soli, in combinazione oppure uno dopo l'altro. La sorpresa sta nel fatto che solo con il trattamento sequenziale si è avuto il controllo dell'infezione pur se sia da soli a dosaggi elevati sia in associazione i due antibiotici non avevano ottenuto questo risultato. In pratica, con questo approccio si punta a rendere resistente al secondo farmaco somministrato i batteri che vengono sottoposti ad una prima antibiotico-terapia. Strategia nuova, da testare meglio. Ma interessante.
