Funziona il sostegno economico per smettere di fumare in gravidanza
26.01.2015
Nella lotta al fumo in gravidanza, offrire un corrispettivo economico alle future madri che smettono di fumare può rappresentare un efficace strumento di salute pubblica.
A dirlo è una ricerca condotta alle Università di Glasgow e Stirling, sviluppata sulla scorta di dati che preoccupano il sistema sanitario inglese e pubblicata sul British Medical Journal.
Il fumo in gravidanza costerebbe infatti fino a 64 milioni di sterline per problemi di salute sul fronte materno e oltre 23 milioni per impatto sul neonato. Inoltre nel solo Regno Unito circa 5000 tra feti è neonati muoiono ogni anno per condizioni patologiche collegate al fumo materno. Lo studio ha preso in considerazione 612 gestanti divise in due gruppi, altamente controllati con test per valutare la presenza di metaboliti (cotonina in urine e saliva) del fumo nel tempo. In un gruppo sono state offerte fino a 400 sterline per abbandonare la sigaretta in corso di gravidanza, nell'altro è stata effettuata una consulenza continuativa e sono stati offerti prodotti sostitutivi della nicotina, sempre allo scopo di far abbandonare il fumo, per 10 settimane.
Nel corso del follow up, 69 donne hanno abbandonato il gruppo delle "trattate" economicamente, con 26 nel gruppo di controllo. Dopo 12 mesi, il 15 per cento delle donne che aveva ricevuto sostegno economico ha lasciato la sigaretta, contro il 4 per cento riscontrato nel gruppo di controllo.
Come a dire che l'incentivo finanziario ha un valore importante se si affronta questa tematica di salute pubblica.
