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Fondazione Smith Kline

 

Guido Rasi sostituito al vertice dell’EMA

24.11.2014

L'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha sostituito il Direttore Esecutivo Guido Rasi con una mossa a sorpresa, dopo che un tribunale ha annullato la sua nomina, avvenuta nel 2011, a seguito di un ricorso relativo alla procedura con cui è stato selezionato per guidarne la struttura.

Il caso che ha portato alla sospensione, è stato posto all'attenzione del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea nei primi mesi del 2012 da un candidato che aveva concorso per la nomina ma non era stato scelto.

La decisione lascia un grave vuoto al vertice nell'Agenzia, che è responsabile per l'iter di approvazione dei medicinali in tutta l'Unione europea. Una funzione simile a quella della Food and Drug Administration degli Stati Uniti.

L'EMA non ha reso pubblico il nome della persona che ha contestato la nomina di Rasi, ma un documento mostrato dalla Corte di giustizia europea ha evidenziato che il capo dell'Agenzia farmaceutica Bulgara Emil Hristov si era appellato al Tribunale dopo che non era entrato nella rosa dei candidati per la carica poi andata a Rasi.

L'EMA nel prendere questa decisione ha ricordato che la sentenza è di fatto una formalità procedurale e che non si tratta di un giudizio sulla competenza o la capacità di dirigere l'Agenzia da parte di Guido Rasi, il cui nome era stato selezionato tra una rosa di candidati per dirigere l'EMA tre anni fa.

Sotto la sua guida infatti, l'EMA ha promosso una linea di maggiore trasparenza sulla disponibilità dei dati degli studi clinici, a seguito di pronunciamenti di ricercatori e scienziati perchè troppe informazioni sui medicinali venivano tenute segrete.

Il mese scorso l'Agenzia ha adottato un piano di pubblicazione di studi clinici che sono alla base dell'approvazione di nuovi farmaci, una mossa vista come un segnale importante di cambiamento nella politica dell'Agenzia stessa.

Gli analisti del settore farmaceutico sostengono da tempo che il libero accesso a tali dati è essenziale, in modo che gli esperti possano valutare in modo indipendente le decisioni adottate sui farmaci da prescrizione, anche se alcune aziende farmaceutiche hanno difeso con forza la logica di mantenere riservate le informazioni relative agli studi clinici e a tutto quanto riguarda l'approvazione e registrazione delle specialità farmaceutiche.

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