I pediatri di fronte alla sfida dei bimbi rifugiati
21.11.2016
Nel 2015, 244 milioni si sono spostate dalla loro zona di origine, di questi ben 31 milioni sono bambini; la popolazione di rifugiati risulta più giovane della totalità della popolazione migrante: lo scorso anno il 51% era formata da individui sotto i 18 anni. Il dato emerge dal Convegno della Società Italiana di Pediatria.
L'Europa è in numero assoluto il continente con il più alto numero di migranti, 76 milioni nel 2015 (mentre nel 2000 erano 56 milioni). Al suo interno i Paesi del Nord e dell'Europa Occidentale sono quelli più quotati, con una percentuale rispettiva del 13% per i primi e del 14% per i secondi, mentre l'Italia, anche se ha visto più che raddoppiare la sua quota dal 2000 al 2015, si mantiene su una percentuale del 10% (5,8 milioni di migranti).
Sono i protagonisti di uno dei maggiori movimenti di persone nella storia. Al mondo oggi un bambino su 45 sta migrando: si possono chiamare rifugiati, migranti o altro ma restano bambini, senza colpe e responsabilità di guerre, bombe, violenze, cambiamenti climatici o povertà. Quest'anno 7 bambini su 10 hanno chiesto asilo in Europa, provenienti da zone di conflitto come Siria, Arabia; Afghanistan e Iraq.
L'Europa rappresenta la casa di un giovanissimo migrante su sei. E nel 2015 la percentuale di bambini richiedenti asilo è più che raddoppiata rispetto all'anno precedente.
