I vaccini come fattore di risparmio per la sanità
08.06.2015
Secondo quanto emerso al Congresso della Società Italiana di Pediatria (Sip) a Roma, negli Usa I benefici dei vaccini negli Usa tra il 1994 e il 2013 sono stati calcolati in 322 milioni di casi prevenuti, 21 milioni di ricoveri evitati e 732mila morti risparmiate. In termini economici i vaccini hanno permesso di risparmiare 295 miliardi di costi diretti e 1,38 trilioni di dollari di costi indiretti".
Altrettanto precisi sono i calcoli dei costi del non vaccinare negli Usa, calcolati in uno studio che ha come prima firma Charlotte Moser, sempre del Children's Hospital. I 107 casi di morbillo del 2011 ad esempio hanno avuto costi indiretti stimati tra i 2,8 e i 5,5 milioni di dollari. Un'epidemia di meningococco oltreoceano può invece costare invece tra 320 e 620 mila dollari a seconda delle dimensioni. Per quanto riguarda l'Italia, pur mancando cifre totali sui vantaggi dei vaccini, ci sono diverse ricerche significative. Secondo i calcoli di Alberto Villani, vicepresidente Sip, ad esempio, i circa 150 casi di meningite da meningococco prevenibili in Italia (di cui il 10% mortale) costano al SSN tra i 17 e i 21 milioni di euro, mentre per quel 10-20% di casi gravi la cifra sale e arriva tra i 18 e i 47 milioni di euro.
Trasponendo i dati ottenuti in altre nazioni (Spagna, Canada, Australia) è possibile calcolare i costi derivanti dai ricoveri in urgenza nei casi di meningite da meningococco B che solo nella fase acuta, in Italia, possono arrivare a una cifra compresa tra i 15 e i 20 milioni di euro circa l'anno.
