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Fondazione Smith Kline

 

Il programma del candidato italiano alla direzione generale OMS

11.11.2016

"Sarà una nostra responsabilità rafforzare il ruolo di leadership dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, migliorare la sua capacità di risposta alle emergenze umanitarie e alle nuove minacce mondiali come l'antibiotico-resistenza e il virus Zika, garantire il diritto universale alla salute, con priorità alle donne e ai bambini, compresi i migranti e le persone che vivono in situazioni di conflitto come ad Aleppo in Siria. È necessario attivare meccanismi internazionali che facilitino il rispetto a questo diritto, esportando modelli virtuosi come quello italiano, secondo cui il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, deve essere riconosciuto a tutti".

È quanto ha dichiarato Flavia Bustreo, candidata per l'Italia alla Direzione Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal 2010 Vice Direttore Generale OMS per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini, nel corso del suo discorso programmatico tenuto in occasione del forum di presentazione dei candidati alla Direzione Generale dell'Oms in corso in queste ore a Ginevra. Tra i temi toccati dal Vice Direttore dell'Oms l'estensione dei programmi di vaccinazione ai sistemi sanitari più deboli e il contrasto ai pregiudizi diffusi nei paesi più ricchi. "Lavoreremo sodo per portare i benefici dei vaccini in tutto il mondo - ha affermato - anche nei paesi poveri dove mancano anche le immunizzazioni più basilari.

Raggiungere le campagne più povere o le classi sociali più disagiate resta una sfida ambiziosa che può essere vinta soltanto adottando un sistema di rete globale. La polemica sulle vaccinazioni che negli ultimi dieci anni ha dilagato in molti paesi occidentali è un fenomeno legato alla disinformazione, a dati scientifici che non hanno fondamento e alla strumentalizzazione di molti politici. Il rischio legato all'assenza di vaccinazioni è molto più alto rispetto ai potenziali minimi rischi che ne sono associati".

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