Il Rapporto 2015 “Sperimentazione clinica del farmaco: situazione e proposte per lo sviluppo in Regione Lombardia”
23.07.2015
Nel triennio 2010-2012 il 17 per cento dei farmaci autorizzati dall'EMA (Agenzia Europea del Farmaco) sono stati scoperti in università, per essere poi sviluppati dalle aziende farmaceutiche. Un altro 7 per cento delle novità terapeutiche, nello stesso periodo, è venuta da collaborazioni pubblico-privato. A fronte di questo sviluppo nelle capacità di "scoprire" da parte delle strutture di ricerca pubbliche va ricordato che solo il 28 per cento dei nuovi farmaci registrati è frutto degli studi degli scienziati dell'industria farmaceutica e la percentuale appare in costante calo.
In Italia in questo ambito c'è ancora molta strada da fare. anche e soprattutto in regioni particolarmente avanzate come la Lombardia, che ha ampi margini di miglioramento in questo settore. Come sviluppare ulteriormente un ambito come questo, ad elevata intensità tecnologica? E come mantenere una regione tanto importante ai vertici della ricerca in ambito farmacologico? A dare una risposta puntuale giunge ora il Rapporto 2015 "Sperimentazione Clinica del Farmaco: situazione e proposte per lo sviluppo in Regione Lombardia", realizzato dalla Fondazione SmithKline ed elaborato dal Gruppo di Progetto sulla Sperimentazione Clinica del Farmaco in Lombardia coordinato da Roberta Bodini (altri partecipanti Pierachille Santus, Stefano Centanni, Giuseppe Recchia, Maria Primula Leone). Il documento, di prossima pubblicazione sulla rivista "Tendenze Nuove", analizza il valore attuale sperimentazione clinica del farmaco e la situazione attuale in Lombardia, verificando l'attrattività della Regione e proponendo, in conclusione, una serie di potenziali strumenti in grado di aumentare ancora l'appeal delle strutture dell'area geografica considerata.
