Il test dell’HIV? Meglio farlo in chiesa!
21.10.2015
Nel mondo più o meno l'87 per cento delle donne incinte e il 90 per cento dei bimbi con infezione da virus HIV-AIDS vivono nell'Africa sub-sahariana. La stima è dell'Unaids, che pone anche come obiettivo l'esecuzione di test per scoprire la sieropositività, anche nelle comunità più difficili da raggiungere.
Una risposta in questo senso potrebbe venire dalle chiese e dagli altri luoghi di culto: secondo una ricerca apparsa su Lancet Global Health, infatti, le donne in gravidanza nelle zone rurali della Nigeria alle quali viene offerto un test per l'individuazione prenatale di HIV, malaria e sifilide rispondono undici volte di più all'invitio se questo viene offerto in occasione della visita in Chiesa, rispetto a ciò che avviene negli ambulatori da campo. L'esecuzione del test di screening appare un fattore fondamentale nel riconoscere la patologia virale e quindi trattarla in maniera adeguata.
