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Fondazione Smith Kline

 

Il valore economico della chirurgia bariatrica

30.05.2016

Secondo i dati di una ricerca condotta dal Centro di Studio e Ricerca sulla Sanità Pubblica (CESP) dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca sul rapporto costo-efficacia della chirurgia bariatrica in Italia, questo appare di grande interesse.

Per stimare i costi e gli effetti della chirurgia bariatrica è stato elaborato un modello decisionale di Markov, utilizzando dati provenienti da diversi studi internazionali (tra i quali lo Swedish Obese Subject study e lo Scandinavian Obesity Surgery registry), e nazionali, utilizzando il punto di vista del Servizio Sanitario Italiano e due orizzonti temporali: lifetime e 10 anni. In questo modello, un paziente obeso poteva essere sottoposto a chirurgia o continuare con una gestione medica ottimale senza intervento; sperimentare o no complicazioni post-intervento; sviluppare diabete mellito di tipo 2 o malattie cardiovascolari (angina, infarto del miocardio, ictus, scompenso cardiaco e artropatia periferica), regredire dalla condizione di diabete o morire.

Durante la simulazione il paziente poteva progredire in una delle condizioni sopra riportate o rimanere in quella in cui si trovava in funzione del suo BMI (Body Mass Index). Nell'analisi condotta usando l'orizzonte temporale lifetime, la chirurgia bariatrica ha comportato un guadagno per paziente di ben 3.2 QALY - ovvero oltre tre anni di vita vissuta in condizioni di salute ottimale - e una riduzione della spesa per paziente di €11.384, risultando l'opzione più efficace e meno costosa rispetto all'approccio non chirurgico.

Nell'analisi condotta con orizzonte temporale a 10 anni, la chirurgia bariatrica si è dimostrata sempre l'opzione più efficace con un guadagno medio di 1,1 QALY ma non la meno costosa in quanto comportava un aumento di €1.862 per paziente.

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