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Fondazione Smith Kline

 

Il valore economico dell’allattamento materno

08.12.2014

L'allattamento al seno può diventare un formidabile strumento di risparmio per il sistema sanitario. Secondo uno studio pubblicato su Archives of Diseases in Childhood semplicemente raddoppiando il numero delle madri che continuano ad allattare per 7-18 mesi e aiutando le altre a proseguire nell'allattamento per almeno quattro mesi si possono mettere da parte del Regno Unito circa 40 milioni di sterline l'anno.

Le fonti di risparmio sarebbero legate alla riduzione dei tassi di incidenza delle più comuni malattie infantili e dal calo del rischio di tumore mammario nelle donne, visto che l'allattamento rappresenta uno strumento preventivo in questo senso. Secondo lo studio, per ottenere un ulteriore incremento nei tassi di allattamento naturale sarebbe quindi utile investire per favorire la pratica da parte delle madri. Per il momento in Gran Bretagna è ancora basso il numero delle donne che allattano, così come negli altri Paesi sviluppati. Eppure proprio attraverso una maggior diffusione di questa pratica si potrebbero limitare i costi legati al mancato allattamento.

Questa buona abitudine può avere infatti un impatto sull'incidenza di infezioni gastrointestinali e del tratto respiratorio inferiore, sulle otiti medie nel bambino, sul rischio di enterocolite necrotizzante nei prematuri. Per la mamma, allattare a lungo significa invece ridurre il rischio di tumore maligno della mammella. L'analisi economica è stata condotta dal National Childbirth Trust.

 

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