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Fondazione Smith Kline

 

Indagine UE identifica le basi per una lotta più efficace contro lo sviluppo di batteri resistenti

10.02.2015

La: "prima relazione congiunta ECDC / EFSA / EMA sull'analisi integrata del consumo di agenti antimicrobici e casi di resistenza antimicrobica nei batteri da esseri umani e animali da produzione alimentare" identifica anche i limiti dei dati che devono essere valutati per consentire ulteriori analisi e le possibili conclusioni da trarre. Questi includono maggiori dati sulla consumo di antimicrobici nelle specie animali, i dati sul consumo di antimicrobici negli ospedali in più paesi europei e il monitoraggio dei batteri resistenti nella flora normale d persone sia sane che malate.

Infatti, l'uso di alcuni antimicrobici negli animali e nell'uomo è associato con la resistenza a questi antibiotici nei batteri provenienti da animali ed esseri umani. Ci sono inoltre anche importanti differenze nel consumo di antimicrobici negli animali e negli esseri umani tra i paesi europei. Questi sono alcuni dei risultati della prima analisi integrata dei dati di esseri umani, animali e alimenti in Europa pubblicato congiuntamente dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e l'Agenzia europea per i medicinali (EMA).

» ECDC/EFSA/EMA first joint report on the integrated analysis of the consumption of antimicrobial agents and occurrence of antimicrobial resistance in bacteria from humans and food-producing animals

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