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Fondazione Smith Kline

 

Infarto, ricoveri ritardati nelle donne

09.03.2015

Una ricerca che verrà presentata al Congresso dell'American College of Cardiology dimostra che l'accesso ai trattamenti per le donne colpite da infarto avviene ancora troppo spesso in ritardo rispetto alle aspettative.

Lo studio ha preso in esame oltre 7400 attacchi cardiaci in Europa e purtroppo mette in luce un fenomeno che va assolutamente corretto: in circa sette casi su dieci le pazienti giungono in ospedale dopo un'ora dall'inizio dei sintomi. Il motivo di questo ritardo sarebbe legato alla perdita di tempo nel chiamare i soccorsi o recarsi al pronto soccorso, che pare una prerogativa del gentile sesso. Mediamente, infatti, le donne chiamerebbero i soccorsi dopo un'ora contro i 45 minuti dei maschi.

Il ritardato nei trattamenti appare anche legato alla maggior mortalità intraospedaliera delle donne, che peraltro risulta del tutto indipendente da altri fattori come età, trattamenti effettuati e rischio cardiovascolare effettivo. In media, infatti, secondo l'indagine le donne tendono ad avere un rischio doppio di decesso in ospedale, 12 per cento contro 6 per cento, rispetto ai maschi. Per il resto finalmente non appare esserci più una differenza nell'approccio terapeutico tra maschi e femmine, come del resto era emerso da qualche studio qualche anno fa. La cardiologia di genere, in ogni caso, deve ancora crescere…

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