Infezioni da meningococco, la posizione della SIMIT
26.08.2016
Gli episodi di infezione invasiva meningococcica recentemente verificatisi non rappresentano un evento inatteso od anomalo e non configurano una particolare situazione di emergenza. Lo sottolinea la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), ribadendo contestualmente con forza la propria posizione in favore di una rapida e generalizzata attuazione nei bambini di quanto previsto dal piano vaccinale nazionale 2016- 2018 in merito alla vaccinazione sia contro il meningococco di sierogruppo B, sia contro i meningococchi di sierogruppo ACWY.
Le infezioni invasive meningococciche (meningiti e sepsi) sono causate da un batterio molto diffuso, Neisseria meningitidis, che viene 'trasportato' da persona a persona per via aerea. Circa il 10% degli adolescenti e dei giovani adulti ne è correntemente portatore e nel corso della vita la grande maggioranza della popolazione lo ospita almeno transitoriamente. Solo una ridottissima parte di queste colonizzazioni si trasforma in infezioni invasive. Questo avviene probabilmente in persone predisposte geneticamente e/o in situazioni particolari.
A oggi non è possibile prevedere chi potrà ammalarsi e chi no, il che sottolinea l'importanza della vaccinazione nell'infanzia, la fascia d'età più colpita, anche al fine di prevenire le infezioni invasive nella seconda fascia d'età più colpita, gli adolescenti e i giovani adulti.
