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Fondazione Smith Kline

 

La degenza breve aumenta il rischio di morte dopo frattura femorale

25.02.2015

Uno studio pubblicato sul British Medical Journal rimette in discussione i moduli di degenza breve che possono essere applicati dopo frattura d'anca negli anziani.

Secondo la ricerca infatti il rischio di morte sarebbe più elevato quando gli anziani rimangono in ospedale meno di dieci giorni. Lo studio, coordinato da Peter Nordström dell'Università Umeå in Svezia, ha preso in esame più di 116.000 persone con età superiore ai 50 anni ricoverati per frattura d'anca tra il 2006 e il 2012. Analizzando i vari parametri relativi alla durata della degenza e alla mortalità, gli autori hanno visto che progressivamente si è osservato un calo della degenza media, da 14,2 giorni nel 2006 a 11,6 osservati nel 2012.

Ma si è visto in particolare che i pazienti che stavano in ospedale solo per cinque giorni o poco più avevano un rischio di morte raddoppiato rispetto a quelli che rimanevano ricoverati per 15 giorni o più. Occorre insomma attenzione, a detta dei ricercatori svedesi, nei tentativi di "restringere" il più possibile i tempi di degenza. Soprattutto nei pazienti anziani, il rischio di morte dopo la dimissione può risultare più elevato in particolari tra i malati che presentano comorbilità a carico di reni, polmoni e cuore e tra i più anziani.

 

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