La sfida dell’oncologia alla sanità italiana
27.10.2014
Le morti per cancro sono in netto calo. In circa vent'anni (1996-2014) sono diminuite del 18% fra gli uomini e del 10% fra le donne. Il numero di nuovi casi invece è sostanzialmente stabile rispetto al 2013: saranno infatti 365.500 nel 2014 (erano 366mila lo scorso anno, 364mila nel 2012 e 360mila nel 2011): 196.100 (54%) negli uomini e 169.400 (46%) nelle donne. Il merito è da ricondurre anche alle campagne di prevenzione, anche se il fattore di rischio più importante, il fumo di sigaretta, risulta ancora troppo diffuso. Un terzo degli italiani under 35 è fumatore. Con conseguenze allarmanti. Basti pensare che fra le donne il cancro del polmone, nelle aree coperte da registri tumore, in 18 anni ha fatto registrare un incremento pari al 61%. Complessivamente, il cancro del colon-retto è il più frequente con quasi 52.000 diagnosi stimate nel 2014, seguito da quello della mammella (48.000), del polmone (40.000), della prostata (36.000) e della vescica (26.000). È il censimento ufficiale, giunto alla quarta edizione, che fotografa l'universo cancro in tempo reale grazie al lavoro dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), raccolto nel volume "I numeri del cancro in Italia 2014", presentato al Congresso Nazionale AIOM in corso a Roma. La mortalità, in costante riduzione, è il più solido degli indicatori e dimostra che il nostro sistema sanitario è efficace: di cancro si muore sempre meno. Una caratteristica demografica condiziona il nostro sistema sanitario: la crescente quota di anziani. Per questo il carico assistenziale in campo oncologico in Italia, derivato dalla somma dei nuovi casi, della sopravvivenza e dell'invecchiamento della popolazione, è molto più elevato rispetto agli altri Paesi. Oggi nella Penisola 2 milioni e 900mila persone vivono con una precedente diagnosi di tumore. E nel 2020 saranno 4 milioni e 500mila. I decessi nel 2011 (Istat, ultimo anno disponibile) sono stati 175.363: il cancro del polmone si conferma al primo posto per mortalità (33.706), seguito da colon-retto (19.077), seno (11.959), stomaco (9.957) e prostata (7.520).
