L’estate e i rischi di malattie sessualmente trasmesse
20.06.2017
Stando alle indagini condotte sugli adolescenti italiani, quasi la metà di loro non usa il profilattico nei rapporti in genere e una percentuale molto vicina al 50 per cento non lo impiega nemmeno nei rapporti occasionali. A rilanciare l'allarme sono gli esperti presenti a Siena in occasione del congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research).
"Normalmente, durante i viaggi e le vacanze, la possibilità di avere degli incontri sessuali occasionali aumenta - spiega il Prof. Massimo Andreoni, responsabile dell'Unità Operativa Complessa di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e past president Simit - Non è un caso che, nel periodo successivo a quello estivo, si registri il picco assoluto annuale di pazienti in fatto di infezioni e malattie sessualmente trasmissibili.
Secondo le analisi, il 15-20 per cento dei teenager confonde la contraccezione con la prevenzione delle infezioni trasmesse sessualmente. Le infezioni sessualmente trasmesse, oltre l'HIV, sono infatti in aumento: i centri infettivologici italiani negli ultimi 3-4 anni hanno notato un incremento pari a più del doppio dei casi di sifilide.
Si aggiungono poi altre infezioni, anche meno gravi, come quelle da Clamidia, ma non prive di conseguenze, tra cui l'infertilità femminile.
