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Fondazione Smith Kline

 

L’età del medico “pesa” sulla prognosi del paziente?

22.05.2017

Gallina vecchia fa buon brodo, si diceva una volta. Oggi, forse, il vecchio motto non si adatta alla scienza medica in termini di outcomes clinici. Stando ad una ricerca apparsa sul British Medical Journal, infatti, all'aumentare dell'età e dell'esperienza del sanitario non corrisponderebbero risultati migliori in termini di salute dei pazienti, anzi probabilmente sarebbe vero il contrario. La ricerca, realizzata all'Università di Harvard su una popolazione di oltre 735.000 anziani ricoverati in ospedale tra il 2011 e il 2014 e quindi trattati da 19.000 medici diversi, mostra chiaramente che i sanitari giovani avrebbero risultati migliori. Le differenze, in termini statistici, non sono proprio minime: se 77 persone venissero affidate ad un medico più giovane invece che ad un over 60 entro un mese da ricovero si avrebbe un decesso in meno. Certo non è un risultato da sottovalutare. Ora però ci sarebbe bisogno di studi di questo tipo anche in Italia per valutare le performance dei medici ospedalieri.

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