L’impatto del razzismo sulla salute della gestante e sul nascituro
13.01.2015
La discriminazione razziale incide sulla salute delle donne e addirittura impatta sul benessere del futuro bebé. E' la conclusione di una ricerca condotta all'Università del Colorado coordinata da Zaneta Thayer, docente di Antroplogia, pubblicata su Social Science & Medicine. Lo studio mette in evidenza come gli attacchi verbali o fisic nei confronti delle donne legati alla provenienze etnica producano una serie di alterazioni non solo sul fronte psicologico, ma anche su alcuni parametri fisici legati allo stress.
L'indagine ha preso in esame 64 donne incinte che hanno compilato questionari mirati e sono state sottoposte a prelievi di saliva per la misurazione del cortisolo, sia in mattinata che nel pomeriggio. Un incremento dei tassi della cortisolemia viene infatti considerato un parametro per definire un maggior rischio di sviluppare patologie cardiovascolari o problemi mentali. I risultati sono stati sicuramente molto interessanti: per la prima volta si è dimostrata una correlazione tra discriminazione razziale nelle donne in gravidanza e stress durante la dolce attesa. In particolare in un terzo circa delle donne esaminate si è osservato un incremento significativo della cortisolemia pomeridiana, e si trattava di donne che ritenevano di essere state discriminate. Questo aumento è risultato peraltro indipendente dalla condizione socio-economica della donna.
