L’impatto delle malattia cardiovascolari in Europa
02.07.2015
È stato appena pubblicato il rapporto europeo "Malattie cardiovascolari e diabete: strumenti per fornire cure migliori" edito da OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).
Dal volume si evince che le malattie cardi vascolari rimangono la prima causa di morte nel mondo e in Europa in particolare. Le malattie cardiovascolari, meglio conosciute con il nome di infarto, ictus cerebale, trombosi venosa e trombosi arteriosa ed embolia, uccidono meno, e di questo tutti possiamo essere soddisfatti, la medicina e la tecnologia ci hanno fornito strumenti fondamentali per diagnosticare meglio e più rapidamente queste malattie e per curarle con maggiore efficacia. Tuttavia è atteso che il numero delle persone colpite aumenti nei prossimi anni in modo molto significativo, in particolare fra i giovani.
Oggi più che mai è indispensabile e urgente - spiega l'Associazione Italiana per la lotta alle trombosi (ALT) - che l'Unione Europea e gli Stati Membri insistano nello sforzo di prevenire e gestire meglio le malattie cardiovascolari, un' impresa possibile: l'80 per cento degli ictus e degli infarti potrebbe essere evitato intervenendo in tempo su abitudini di vita scorrette o pericolose come l'abitudine al fumo di sigaretta, un' alimentazione eccessivamente ricca di calorie e di grassi saturi e di zuccheri, e una insufficiente attenzione all'attività fisica.
