L’iperuricemia protegge dal rischio Alzheimer?
03.03.2015
La comparsa di attacchi di gotta, e dell'iperuricemia correlata, potrebbe essere un fattore protettivo per lo sviluppo della malattia di Alzheimer. Addirittura la riduzione del rischio della patologia degenerativa in chi ha in anamnesi la malattia reumatica sarebbe del 24 per cento. A dirlo è una ricerca apparsa su Annals of the Rheumatic Diseases, che conferma il ruolo protettivo della patologia, e in particolare dell'acido urico, sul cervello.
Sia chiaro: occorre sempre ricordare che la gotta risulta correlata con un aumento del rischio di patologie a carico di cuore e reni. Lo studio condotto presso la Division of Rheumatology, Allergy, and Immunology del Massachusetts General Hospital e dell'University Medical Center di Boston, in ogni caso, conferma "in vivo" le ipotesi di un'azione antiossidante per le cellule nervose giocata dall'acido urico.
I dati sono stati tratti dalla banca dati The Health Improvement Network ((THIN), rappresentativa della popolazione generale del Regno Unito, relativi al periodo 1995-2013. La riduzione del rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer per i pazienti che avevano nella loro anamnesi la gotta è risultata del 24 per cento ed è apparsa indipendente da altri fattori come il sesso, l'età, il peso corporeo, gli stili di vita e la presenza di patologie cardiache o trattamenti per queste.
