FSK utilizza i Cookies per migliorare la vostra esperienza su questo sito. Proseguendo la navigazione nel nostro sito web, senza modificare le impostazioni dei Cookies, acconsentite all’utilizzo degli stessi.
Se volete saperne di più su come li utilizziamo, vi invitiamo a consultare la nostra Cookies policy.

Fondazione Smith Kline

 

L’RNA interference diventa strumento di cura?

06.03.2017

Amiloidosi ereditaria legata alla transtiretina (ATTR), porfirie, emofilia, ipercolesterolemia familiare e alcune patologie complemento mediate come l'emoglobinuria parossistica notturna sono tra le patologie che nei prossimi anni potrebbero avere delle nuove ed efficaci terapie grazie a nuovi approcci terapeutici basati sulla tecnica dell'RNA interference (RNAi).

Era il 2006 quando due ricercatori americani, Andrew Fire e Craig Mello, ricevettero il premio Nobel per i loro studi sull'RNA interference (RNAi), meccanismo mediante il quale si può interferire, e dunque anche spegnere, l'espressione dei geni.

La tecnica potrebbe quindi rappresentare una speranza per bloccare l'espressione o l'attività della proteina aberrante attraverso il silenziamento genico.

Torna alla lista

Inizio pagina