"More is better": ma è davvero così?
11.05.2015
Sbarca anche nel Regno Unito la campagna "Choosing Wisely", che spinge ad un più appropriato e razionale uso delle risorse per assicurare sostenibilità ai sistemi sanitari.
Del tema si occupa anche il British Medical Journal ricordando come tre dovrebbero essere i caposaldi di questo approccio: in primo luogo i pazienti dovrebbero sapere di più sulle patologie e quindi essere incoraggiati a chiedere se un determinato esame è davvero necessario. I medici, dal canto loro, dovrebbero essere in grado di discutere con coscienza costi e benefici dei trattamenti e delle indagini diagnostiche con i pazienti. Infine gli esperti che si interessano delle specifiche materie dovrebbero predisporre indicazioni sulle pratiche cliniche e diagnostiche che dovrebbero essere eliminate.
In questo periodo, la medicina difensiva la fa spesso da padrone. Ma una riflessione di questo tipo, già in atto in Italia dove esiste un movimento che si occupa proprio di "Slow Medicine", si impone soprattutto alla luce dei tagli in programma e delle disponibilità economiche sempre meno ampie della sanità pubblica.
