Nuove strategie per pazienti ricoverati con HIV e tubercolosi
02.08.2018
La tubercolosi rimane la causa principale di mortalità nei pazienti con HIV a livello globale, tenendo conto di una stima di 374.000 morti nel 2016.
In molte parti dell'Africa sub-sahariana, la maggior parte dei pazienti ospedalizzati sono sieropositivi e la tubercolosi è la causa principale di entrambe le cause di ricovero (18-29%) e morte in ospedale (21-33% negli studi di coorte e il 32-67% negli studi autoptici).
La diagnostica subottimale può rappresentare un contributo importante a fronte di esiti negativi indotti dalla tubercolosi associata all'HIV.
La tubercolosi è comunemente diffusa, si presenta con caratteristiche cliniche non specifiche e viene diagnosticata solo prima della morte nella metà dei casi con esito fatale.
Anche la diagnosi attraverso la cultura micobatterica, l'attuale gold standard, è troppa centralizzata e lenta per essere clinicamente utile. Microbiologia e radiografia del torace spesso non sono disponibili in molte strutture o condizioni organizzative africane.
Il dosaggio Xpert MTB / RIF, che fornisce un rilevamento robusto e rapido del Mycobacterium tuberculosis attraverso gli acidi nucleici dall'espettorato, è stato ampiamente razionalizzato e decentralizzato, ma i pazienti con HIV-associati alla tubercolosi tendono a presentare un micobatterio a concentrazioni relativamente basse nelle secrezioni polmonari e difficoltà nella raccolta dell'espettorato.
Al contrario, l'urina può essere facilmente ottenuta da pazienti ricoverati in ospedale ed è adatto per la diagnosi rapida della tubercolosi utilizzando il test del dosaggio di flusso laterale lipoarabinomannan (LF-LAM) o XpertMTB / RIF.
Sebbene l'urina non sia un campione raccomandato dall'OMS per Xpert, gli studi riportano alta specificità per la diagnosi di tubercolosi nei pazienti HIV positivi.
» The Lancet: "New strategies for inpatients with HIV and tuberculosis"
