Nutrizionisti all’attacco delle diete senza glutine ingiustificate
22.05.2017
Gli esperti ADI - Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica -segnalano con preoccupazione l'aumento smisurato delle diete gluten-free nei soggetti sani e sui rischi per la salute, dando allo stesso tempo una serie di accorgimenti e consigli su come fare prevenzione in modo corretto, a partire dalla scelta e dalla conoscenza del grano. Il numero di individui che abbraccia una dieta senza glutine sembra, infatti, essere superiore al numero di pazienti con malattia celiaca.
Negli ultimi anni la spesa di prodotti gluten free negli Stati Uniti è aumentata del 136% rispetto ai casi reali di celiachia, alimentando un mercato globale che si avvicina ai 2,5 miliardi di dollari. Quello che in tanti non sanno è che la dieta senza glutine non ha motivo di esistere nei soggetti non affetti da celiachia o con sensibilità al glutine, ma soprattutto sottovalutano le complicanze che possono scatenarsi seguendo un'alimentazione gluten free.
Ovvero una maggiore esposizione alle malattie cardiovascolari, la possibile intossicazione da metalli pesanti, la carenza di componenti quali vitamina B12 e folati importanti questi ultimi soprattutto nelle donne in età fertile per prevenire la comparsa di malformazioni fetali durante la gravidanza. Sul fronte della prevenzione, considerato che fra i possibili fattori che influenzano l'insorgere della celiachia e la sensibilità al glutine, "vi è anche un eccessivo consumo di cibi industriali - sottolinea il consigliere ADI Massimo Vincenzi - l'unica azione possibile da intraprendere per i soggetti sani è quella di fare prevenzione attraverso una selezione consapevole dei prodotti e un consumo moderato di glutine che non deve mai superare la dose consigliata tra i 15/20 g al giorno."
Secondo gli esperti ADI un primo passo per selezionare consapevolmente i prodotti è quello di conoscere meglio le varietà di grano presenti oggi in commercio, leggere sempre l'etichetta e prediligere nella scelta i grani antichi rispetto a quelli moderni che presentano un contenuto di glutine più elevato.
