OMS, la via dell’outsourcing?
23.09.2016
Perché l'Organizzazione Mondiale della Sanità non dà in gestione esterna alcune possibili crisi sanitarie che potrebbe avere difficoltà a seguire? E' la provocatoria domanda che emerge da un editoriale apparso su BMJ Global Health, a firma di Joel Negin dell'Università di Sydney e Ranu Dhillon dell'Harvard Medical School.
L'ipotesi di lavoro nasce dalla cattiva gestione dell'epidemia di Ebola da parte dell'Istituzione sanitaria, ma secondo i due estensori dell'editoriale si tratterebbe solo dell'ultimo di una lunga serie di casi.
I due citano le crisi sanitarie in Sri Lanka nel 2009, ad Haiti nel 2010, nel Sudan del Sud nel 2013 e addirittura, venendo all'oggi, l'endemia di casi di TB MRD in Papua Nuova Guinea. Secondo l'editoriale, l'Istituzione sanitaria dovrebbe stringere rapporti stretti cone altre struttura che hanno dimostrato capacità organizzative e di risposta, come ad esempio il Global Fund for Aids, Tuberculosis and Malaria, la GAVI-Alliance, the la Bill and Melinda Gates Foundation, oltre che con organizzazioni in grado di rispondere rapidamente ed efficacemente a crisi sanitarie, come Médecins Sans Frontières e la International Rescue Committee. La discussione è in corso.
