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Fondazione Smith Kline

 

Osteoporosi, un problema anche maschile

17.10.2016

Stando ai dati della Società Italiana dell'Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) questa patologia nonostante sia percepita come una malattia esclusivamente femminile, la mortalità e la morbilità dell'osteoporosi sono più elevate nel sesso maschile; inoltre, circa il 20 per cento delle fratture di femore e il 50 per cento delle fratture vertebrali nel nostro Paese avviene nell'uomo.

Le differenze di genere confermano la necessità della prevenzione e dell'attenzione da parte di tutti: secondo gli ultimi dati, in dieci anni il numero assoluto di fratture di femore da osteoporosi in Italia è cresciuto rispettivamente del 27 per cento e del 36 per cento nel sesso femminile e in quello maschile. Se nella donna la causa principale dell'osteoporosi è legata al deficit estrogenico dopo la menopausa, nel maschio, nella maggior parte dei casi (circa 65-70 per cento), è dovuta a cause secondarie quali ad esempio altre patologie che determinano una perdita di massa ossea, l'uso di farmaci come i corticosteroidi e quelli contro il carcinoma prostatico e, infine, l'abuso di alcol.

Gli ultimi dati nazionali parlano di oltre 90.000 ultrasessantacinquenni ospedalizzati per frattura di femore nel nostro Paese, con un costo a carico del SSN di oltre 1,2 miliardi.

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