Pediatri e omeopatia: la realtà italiana in un’indagine FIMP
10.10.2016
La Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) ha condotto tra i propri iscritti un'indagine conoscitiva relativa all'impiego dell'Omeopatia da parte dei pediatri di famiglia, con lo scopo di meglio comprendere e documentare quali siano le modalità di utilizzo e la dimensione del fenomeno. L'indagine è stata presentata al X Congresso nazionale della FIMP in corso a Pisa. Dei 1252 pediatri che hanno risposto, oltre il 98% sono pediatri di famiglia convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Tra questi 885 (70,6%) non utilizzano l'Omeopatia nella loro pratica quotidiana, mentre 367 (29,4%) la prescrive quotidianamente. Le Regioni che hanno risposto maggiormente all'indagine sono state la Toscana (14,8%) e il Piemonte (12,8%). "Oltre a questo dato - spiega Domenico Careddu, pediatra FIMP esperto in medicine complementari -, dall'indagine che abbiamo condotto emerge che il 54,2% dei pediatri che utilizzano l'Omeopatia ha frequentato e concluso un corso triennale, evidenziando come nella nostra categoria professionale la formazione di coloro che la praticano sia strutturata in percorsi formativi ad hoc.
Un altro dato rilevante è che la maggior parte dei pediatri di famiglia che utilizza l'omeopatia la applica in modo integrato: circa il 90% associa infatti farmaci omeopatici ed allopatici, mentre solo il 8.9% ha dichiarato di sospendere un'eventuale terapia in atto, al momento dell'introduzione di una terapia omeopatica. A conferma di ciò, il 76.7% dei "pediatri omeopati" è concorde nel ritenere che di fronte ad una malattia cronica, l'associazione di terapia allopatica ed omeopatica, non sottrae i pazienti a terapie più efficaci
