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Fondazione Smith Kline

 

Più vita con una pillola al giorno? Non tutti sono d’accordo

08.02.2015

Una compressa al giorno per proteggere il cuore. E' questa la possibilità offerta da un'ipotetica "polipillola" che aggrega in un unica soluzione farmaceutica diversi composti con azioni mirate sui principali fattori di rischio cardiovascolare. Ma un'ipotesi di questo tipo, come viene vista dai pazienti, che si trovano ad avere sicuramente un prolungamento della loro esistenza a fronte dell'assunzione di una compressa per tutta la vita? E' la domande che si sono posti alcuni ricercatori dell'Università della California e della Carolina del nord, che hanno quindi sviluppato una ricerca online per valutare quanto i potenziali utenti di un trattamento cronico sarebbero stati disposti a rispettare alla perfezione l'aderenza al farmaco, e in cambio di cosa.

L'indagine ha preso in esame un migliaio di persone ed è stata pubblicata su "Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes", Più di due terzi delle persone intervistate, intorno ai 50 anni, hanno detto che vorrebbero guadagnare poco tempo, calcolato in qualche settimana, grazie ad una pillola da assumere ogni giorno, mentre uno su tre ha detto che non sarebbe favorevole a questa opportunità.

Ovviamente, quanto più aumentava l'ipotesi di allungamento della vita tanto più bassa era la percentuale delle persone che comunque consideravano di non assumere la terapia ogni giorno. Il tutto, vale la pena di ricordarlo, senza nemmeno conoscere gli effetti collaterali di un eventuale trattamento. L'ipotesi di avere anche una minima qualità della vita, insomma, incide sulle scelte di salute.

 

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