Politiche vaccinali obbligatorie e diritti individuali
15.01.2019
I requisiti obbligatori per l'applicazione delle politiche di immunizzazione, proteggono sia l'individuo che la comunità dalla morbilità e dalla mortalità associate a malattie prevenibili da vaccino.
Nonostante la schiacciante evidenza di sicurezza e beneficio sociale, i vaccini sono associati a un piccolo grado di rischio per l'individuo in relazione ad eventuali reazioni spiacevoli anche quando il vaccino è adeguatamente fabbricato e correttamente manipolato e somministrato. Alcune persone che sono inconsapevoli o disinformate riguardo al rapporto rischio-beneficio dei vaccini, che non credono nella scienza delle sperimentazioni cliniche e di altri studi, o che nutrono convinzioni personali incoerenti con la vaccinazione, possono avere un'opinione diversa sull'equilibrio tra diritti individuali e beneficio per la comunità. Le leggi per le vaccinazioni obbligatorie possono comportare restrizioni dei diritti individuali o parentali (come ad esempio escludere alcuni bambini non vaccinati da scuola), sebbene la giustificazione delle leggi statali che richiedono l'immunizzazione sia stata confermata da numerosi tribunali in tutto il paese, inclusa la Corte Suprema degli Stati Uniti. La base di questa restrizione dei diritti individuali è che la mancata vaccinazione influisce sulla sicurezza degli altri e non adempie all'obbligo della società di garantire che i bambini ricevano cure sanitarie ottimali.
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