Promozione sanitaria: informazione sulla salute o pubblicità commerciale?
22.11.2018
Una approfondita analisi del nostro impianto normativo è arrivata alla conclusione che in Italia non è mai stata liberalizzata la pubblicità commerciale in campo sanitario, ma, dopo la legge Bersani, solo quella informativa.
In questi giorni pare concretizzarsi questo lavoro di analisi, condotto a vari livelli, nella stesura di una proposta di legge affidata alla deputata Rossana Boldi, Vice Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
"Da anni andiamo sostenendo che l'attuale deriva commerciale pubblicitaria nella sanità sarebbe il frutto di una estensiva e non appropriata interpretazione delle normative vigenti, mantenendo, tra l'altro, nel suo Codice Deontologico, insieme a pochi altri Ordini in Italia, il divieto di effettuare pubblicità commerciale in ambito sanitario", spiega a questo proposito, l'Omceo di Milano.
La proposta prevede, tra le altre cose, l'esclusione di qualsiasi elemento di carattere promozionale e la verifica preventiva del messaggio pubblicitario da parte degli Ordini territoriali e della Federazione dei Medici, Chirurghi ed Odontoiatri in caso di messaggi diffusi su scala nazionale. Per l'Omceo di Milano si tratta "di una proposta fortemente ancorata all'art. 32, che tutela il cittadino nella sua libera e ragionata scelta di ciò è meglio per la sua salute senza che il suo discernimento sia condizionato da messaggi fuorvianti".
