Quale impatto delle riforme del welfare sulla medicina generale?
01.08.2014
La riforma del welfare che ha preso il via nel 2010 nel Regno Unito ha portato da un lato ad un incremento del lavoro per i medici di medicina generale, dall'altro si è rivelata dannosa per i cittadini-utenti. A dirlo è una survey pubblicata sul British Medical Journal, che ha preso in esame 1056 General Practitioner su quasi 30.000 contattati. Dall'indagine emerge chiaramente come le persone che ricevevano un sostegno da parte del sistema sanitario per malattia o disabilità si sono trovate in difficoltà dopo il taglio dei sostegni pubblici e soprattutto hanno richiesto un maggior impegno al proprio medico di medicina generale.
Questo, secondo il giudizio di parecchi sanitari ha portato a modificare anche l'impegno dei General Practitioners, che si sono trovati quindi a dover avere un'azione di counselling sui pazienti e sui loro familiari in tema di perdita del posto di lavoro, debiti e problemi abitativi, ovvero una serie di situazioni particolarmente pesanti da sostenere, in particolare per i malati con problematiche neuropsichiatriche.
In termini generali la survey ha proposto i seguenti risultati:
- Il 94 per cento dei General Practitioners afferma di aver dovuto incrementare nell'ultimo anno il proprio carico di lavoro per le condizioni finanziarie dei propri pazienti.
- I medici che operano nelle aree economicamente depresse delle città risultano maggiormente "pesanti" sotto l'aspetto economico.
- Più di due terzi dei General Practitioners (il 68 per cento del totale) affermano di aver rilevato un calo del benessere psicofisico dei propri pazienti in risposta alla riduzione degli aiuti pubblici.
Sulla base di questi dati è abbastanza evidente che il rapporto tra salute e condizione sociale della popolazione è estremamente significativo.
Nei momenti di fase calante del ciclo economico i sistemi di welfare dovrebbero agire da ammortizzatore sociale: la sanità pubblica dovrebbe supportare i cittadini che perdono altri sistemi di protezione (alimentazione adeguata compresa), non ridurre a sua volta la propria capacità di sostegno.
Una popolazione sana è più produttiva in termini immediati e la sanità meno costosa nel medio lungo periodo. I governanti dovrebbero avere una visione lungimirante e una azione strategica, invece che incassare qualche dividendo populistico immediato.
