Su British Medical Journal è apparso una review di studi mirati a valutare l'impatto della recessione economica sulla salute dei cittadini europei. L'analisi si è concentrata soprattutto sui problemi mentali e sui suicidi ed è stata condotta da un team di scienziati della City University di Londra e della Stanford University ed ha preso in esame le ricerche apparsa tra il gennaio 2008 e il dicembre 2015.

41 gli studi presi in esame. Tolti gli studi che potevano presentare elevati rischi di bias statistici, sono emerse alcune realtà comuni a tutte le indagini: si è osservato un incremento di patologie mentali, in particolare tra le donne, sul fronte del quadro epidemiologico osservato.

In termini globali, non ci sono state particolari variazioni nelle curve di mortalità nei periodi della crisi, ma per alcune categorie di persone il peso delle difficoltà economiche è risultato maggiore: ad esempio negli immigranti il calo delle condizioni di salute è risultato maggiore rispetto a quanti vivevano nei diversi Paesi.

I deboli, insomma, tendono a pagare di più anche in termini di salute la recessione.