Rapporto Crea. Al Sud spesa sanitaria pro-capite fino al 50% più bassa che al Nord. Rischio razionamento per farmaci innovativi
28.07.2015
Non stiamo tagliando la sanità, ma razionalizzando le spese - ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin - . Abbiamo approvato un anno fa il patto della salute che prevede una serie di tappe per rendere sostenibile il sistema, cioè recuperare margini di sprechi che ancora ci sono per reinvestà laddove c'è bisogno. Da questo piano si possono recuperare 10 miliardi in almeno 5 anni, partendo dagli sprechi dovuti all'improduttività. Pensiamo alle prestazioni sanitarie che non sono dovute, all'eccesso di cautela che porta a un eccesso di diagnosi e di diagnostica, di prescrizioni e di esami.
Soltanto questo campo, che si chiama medicina difensiva, produce ben 13 miliardi di euro. E poi maggiori controlli, controlli incrociati tra la qualità e la quantità". Mentre Luca Coletto, Assessore alla Sanità del Veneto e coordinatore degli Assessori alla Sanità della Conferenza delle Regioni ha detto, commentando l'ipotesi dei tagli, che nel tempo arriverebbero a 10 miliardi, e che è a rischio l'esistenza stessa della sanità pubblica.
"Se si prosegue così salta il sistema della universalità della sanità pubblica e tutte le Regioni andranno in Piano di rientro. In sostanza, oltre alle tasse, gli italiani dovranno pagare le prestazioni sanitarie privatamente", ha dichiarato Coletto.
» 10° Rapporto Sanità (PDF, 4MB)
