Salute e diritti umani: difendere la Stampa libera e la tutela dei giornalisti
05.11.2018
Il 2 novembre segna la Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti. L'UNESCO ha registrato 1.010 uccisioni di giornalisti negli ultimi 12 anni. Nel 90% dei casi, gli assassini sono rimasti impuniti.
Il lavoro dei giornalisti in tutto il mondo offre una piattaforma vitale per discutere e per discutere della salute e del benessere delle popolazioni la cui condizione potrebbe altrimenti non arrivare all'attenzione internazionale.
La morte non è l'unico modo in cui i giornalisti sono messi a tacere - sono regolarmente intimiditi e spesso detenuti. Già quest'anno, The Lancet ha condannato la detenzione di Shahidul Alam per aver evidenziato l'incapacità del governo del Bangladesh di garantire la sicurezza stradale per i suoi cittadini. Il 2018 ha anche visto Wa Lone e Kyaw Soe Oo di Reuters condannati dopo aver riferito delle presunte uccisioni di dieci Rohingya per mano di soldati e abitanti di villaggi buddisti in Myanmar. I giornalisti rischiano la loro sicurezza personale per evidenziare come sia importante denunciare le atrocità nei confronti della salute e dei diritti umani.
La libertà di stampa in tutto il mondo è attualmente al suo punto più basso negli ultimi 13 anni. Il 2017 ha visto 73.000 persone classificarsi come giornalisti o editori, in calo rispetto agli 84.000 di appena un anno prima. Attualmente solo il 13% della popolazione mondiale ha una stampa libera. La libertà di stampa e la libera espressione sono inestricabilmente legate alla lotta per far progredire la salute di individui e popolazioni. Come possiamo vedere dai recenti episodi in Russia e Arabia Saudita per inventare narrative che possano spiegare le loro azioni illegali, è solo l'attenzione più ampia che può esercitare una pressione sufficiente sui governi affinché agiscano all'interno della legge e rispettino la salute ei diritti umani dei suoi cittadini. I giornalisti offrono un strumento chiave per applicare questa pressione.
Che il 2 novembre, quest'anno, segni un cambiamento nel modo in cui pensiamo ai giornalisti. Non è solo compito dei colleghi della stampa, degli avvocati e dei governi difendere i diritti dei giornalisti di tutto il mondo, ma anche i professionisti della salute e gli scienziati devono sostenere una stampa libera. Se speriamo in una migliore salute delle persone in tutto il mondo, dobbiamo difendere i diritti del meccanismo di monitoraggio internazionale, più ulteriore obiettivo che dobbiamo avere: una stampa libera.
» The Lancet: "Doctors and scientists must defend a free press"
