Una rete di chef preparati per fronteggiare le allergie gravi
10.04.2017
Tra poco, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, partiranno i primi corsi per educare ristoratori e gestori di esercizi alimentari a ridurre al minimo i rischi per i clienti che soffrono di allergie o intolleranze alimentari. Organizzati dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC).
Da queste iniziative nasceranno veri e propri bollini anti-allergie che identificheranno i locali dove i circa 5 milioni di italiani con allergie o intolleranze alimentari potranno mangiare senza correre pericoli. "L'esigenza di educare chi lavora nella ristorazione nasce dalla consapevolezza che i pazienti sono in continuo aumento - osserva Giorgio Walter Canonica, presidente SIAAIC - Gli allergici ai cibi in Italia sono oltre 2 milioni, pari a più del 3 per cento dell'intera popolazione; a questi si aggiungono oltre 2 milioni di italiani intolleranti a uno o più alimenti.
Ma sono moltissime le forme di allergia al cibo che si stanno sempre più diffondendo: si stimano per esempio circa 5 milioni di allergici o intolleranti al nichel che manifestano sintomi sistemici o gastrointestinali dopo aver ingerito uno dei tanti alimenti che contengono il metallo, ma anche circa 100.000 persone, in continuo incremento, che non tollerano uno o più delle migliaia di additivi alimentari che si possono incontrare".
