Una telefonata contro la depressione post-partum
25.02.2015
Le statistiche dicono che negli Usa tra il 9 e il 16 per cento delle donne può andare incontro alla depressione dopo il parto. In Italia la situazione può essere simile ed ora, per preservare le donne dall'umor cupo, si fa strada anche l'ipotesi di assisterle telefonicamente nelle settimane che seguono l'eventuale trattamento in acuto.
A farlo pensare è una ricerca condotta all'Università di Calgary in Canada, apparsa su Journal of Advanced Nursing, che ha preso in esame 64 neo-mamme con diagnosi di depressione post-partum per valutare se questo supporto via telefono da parte di altre donne può essere utile per ridurre i rischi di recidive, possibili anche fino a due anni dal termine della gravidanza, e che si possono potenzialmente ripercuotere sul bimbo. Per aiutare le donne sono state selezionate altre donne che hanno dato il "soccorso" telefonico.
A fronte di una situazione di partenza simile con un quadro di depressione moderata, dopo 14 settimane di questo trattamento psicologico a distanza (la media delle chiamate è stata di nove per ogni donna) solo l'11,8 per cento delle neomamme inserite nello studio presentava una depressione postpartum, con un'incidenza significativamente più bassa rispetto alla condizione di partenza.
