Gran parte del successo ottenuto negli ultimi decenni nell'aumentare l'aspettativa di vita è dovuto alla ricerca, che ha permesso non solo di mettere a punto nuove terapie per molte malattie e migliori tecniche diagnostiche, ma anche di conoscere i fattori di rischio di molte patologie e conseguentemente di disegnare adeguate strategie di prevenzione. Nonostante ciò, ricercatori medici, esperti di organizzazione sanitaria e politici stanno discutendo sullo nostra reale capacità di trasferire le conoscenze e le innovazioni della ricerca biomedica in pratica clinica e comportamenti capaci di applicarle. Ci sono evidenze chiare che molte delle "vecchie" scoperte non sono ancora state adeguatamente trasferite alla pratica medica, ed esiste inoltre una diffusa preoccupazione sul fatto che questo divario tra quanto noi conosciamo sui meccanismi delle malattie e quanto mettiamo in pratica per prevenirle e trattarle diventerà sempre più grande. Le conoscenze e l'innovazione aumentano vertiginosamente e velocemente, sia in termini qualitativi che quantitativi, ma trasferire queste conoscenze dalla ricerca di base a quella clinica, fino alla pratica medica, selezionandole e rendendole rilevanti ed accessibili per i clinici, i medici di famiglia ed i pazienti, è la grande sfida difficile da affrontare. La necessità di promuovere una adeguata ricerca di trasferimento, sia dalla ricerca alla clinica, ma anche nella direzione inversa dalle acquisizioni pratiche alla ricerca di base, il problema del trasferimento e diffusione cognitiva delle nuove informazioni, la valutazione dell'innovazione alla luce della realtà socio-sanitaria, il problema del finanziamento di questa ricerca, sono gli argomenti che la Fondazione Smith Kline ha deciso di proporre al mondo della ricerca, della medicina e della sanità attraverso una discussione aperta tra operatori di diversa estrazione nel Seminario dei Laghi del 2005, per portare un contributo di idee e proposte affinché la capacità di trasferire conoscenze diventi il motore fondamentale per permettere lo sviluppo attraverso l'innovazione dei nostri sistemi sanitari.